Galileo Galilei
Infanzia e formazione (1564–1585) Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564, primogenito di Vincenzo Galilei, musicista e teorico musicale, e di Giulia Ammannati. La sua famiglia, appartenente alla piccola nobiltà, gli fornì un'educazione umanistica e matematica di base, influenzata dal padre, che gli trasmise un senso critico nei confronti dell'autorità.Nel 1581 si iscrisse all’Università di Pisa per studiare medicina, come desiderava il padre, ma ben presto si appassionò alla matematica e alla filosofia naturale, abbandonando gli studi medici. Primi studi e carriera accademica (1585–1592) Dopo aver lasciato l’università senza laurea, Galileo iniziò a tenere lezioni private di matematica. Scrisse un primo trattato sul centro di gravità dei solidi, che attirò l'attenzione degli studiosi.Nel 1589 ottenne la cattedra di matematica all’Università di Pisa, dove iniziò a mettere in discussione la fisica aristotelica. Si dice che in questo periodo abbia condotto il famoso esperimento dalla Torre di Pisa, facendo cadere oggetti di massa diversa per dimostrare che la velocità di caduta non dipende dalla massa (un racconto probabilmente leggendario, ma significativo del suo approccio sperimentale).Nel 1592, si trasferì a Padova, presso l’Università di Padova, dove insegnò per 18 anni. Questo fu il periodo più produttivo della sua carriera. Scoperte e invenzioni (1592–1610) Durante il suo soggiorno a Padova, Galileo fece numerose scoperte in meccanica, idraulica, ottica e astronomia. Tra i suoi principali contributi:
Conflitto con la Chiesa (1610–1633) Le sue osservazioni sostenevano il sistema copernicano, secondo cui la Terra ruota attorno al Sole, in contrasto con la visione geocentrica aristotelico-tolemaica sostenuta dalla Chiesa.Nel 1616 la Chiesa cattolica condannò formalmente l’eliocentrismo come "eretico". Galileo ricevette un ammonimento ufficiale a non sostenerlo pubblicamente.Nel 1632 pubblicò il "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo", un’opera brillante in forma di dialogo in cui difendeva il copernicanesimo, pur mantenendo formalmente la neutralità. L’opera suscitò forti reazioni.Nel 1633 fu processato dall’Inquisizione a Roma e costretto ad abiurare le sue idee. Secondo la leggenda, dopo l’abiura avrebbe detto "Eppur si muove", ma non esistono prove storiche di questa affermazione.Fu condannato agli arresti domiciliari a vita. Ultimi anni e morte (1633–1642) Galileo visse i suoi ultimi anni nella villa di Arcetri, vicino a Firenze, assistito dalla figlia Maria Celeste (suora clarissa). Continuò a scrivere e studiare, nonostante la salute sempre più precaria e la progressiva cecità.Nel 1638 pubblicò in Olanda (lontano dalla censura ecclesiastica) il "Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze", considerato il fondamento della meccanica classica.Morì l’8 gennaio 1642, a 77 anni. Eredità scientifica Galileo è considerato il padre della scienza moderna per vari motivi:
Riabilitazione postuma Galileo rimase una figura controversa per secoli. Solo nel 1992, sotto Papa Giovanni Paolo II, la Chiesa cattolica riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel suo processo. Principali opere
Conclusione Galileo Galilei fu molto più di un grande scienziato: fu un pensatore rivoluzionario, che sfidò l'autorità per cercare la verità attraverso la ragione e l’esperienza. La sua eredità vive ancora oggi nella scienza moderna e nel pensiero critico.
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